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Chi cerca, mangia: funghi di Ferla

2019-12-23 16:12

Admin

Chi cerca, mangia: funghi di Ferla

C’è chi lo preferisce addirittura al fungo porcino, in questo periodo pullula nelle strade etnee tra i numerosi "venditori di strada" e spopola tra le ricette d

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C’è chi lo preferisce addirittura al fungo porcino, in questo periodo pullula nelle strade etnee tra i numerosi "venditori di strada" e spopola tra le ricette di case e ristoranti...Di certo non poteva mancare tra le deliziose pietanze nostrane, offerte dal Tanaceto! Non avete ancora indovinato? Parliamo di lui: il ricercatissimo e gustosissimo fungo di Ferla o più scientificamente il Pleurotus Eringi.  Questo gustosissimo fungo cresce sulla base del tronco spugnoso della Ferula, di cui si nutre quando la pianta diventa secca. Varietà nota fin dall’antichità per il suo gradevole odore di pasta di pane e per la sua consistenza, simile alla carne (viene chiamato infatti anche Cardoncello), viene cotto alla brace, come una bistecca ma è tuttavia ottimo trifolato e aggiunto nei sughi, per condire pasta corta, risotto o fettuccine. Il periodo è quello giusto. Se volete avventurarvi alla ricerca del fungo di Ferla eccovi alcuni informazioni utili: il cappello del fungo è carnoso e convesso con orlo sottile leggermente vellutato e chiazzato da macule più scure; è percorso inoltre in senso radiale da fibrille appena più chiare e si presenta asciutto ma viscido per l’umidità. Il colore va dal beige biancastro al bruno camoscio ma la colorazione cambia in base al clima ed è più chiara quando esposto al sole; le lamelle sono bianco grigiastre; il gambo è sodo edi colore biancastro con macchie color ocra-ruggine. Solitamente crescono a gruppi compatti di circa sette dieci funghi grandi e quelli più piccoli alla base, ma si possono trovare pure singolarmente e vicini tra di loro nello spazio di un metro quadrato circa, sempre in prossimità di vecchi arbusti di Ferla. Se invece non doveste fare parte della schiera di ricercatori: accomodatevi nella nostra attività a gustarequalche specialità a base di funghi, come ad esempio le prelibate cotolette di fungo.
Ricetta cotoletta di fungo di Ferla
Ingredienti per 4 persone
12 funghi di Ferla grandi
100 g di pangrattato grossolano
3 uova grandi
50 g di formaggio grattugiato (parmigiano, grana o pecorino)
farina
prezzemolo q.b.
sale e pepe nero
olio  di semi di arachidi per friggere
 
Procedimento
Iniziate la preparazione delle cotolette di funghi dalla pulizia dei funghi di Ferla, dunque con un panno umido togliete dalla superficie del fungo eventuali residui di terra e tagliate il gambo. Sbattete le uova con un pizzico di sale e condite il pangrattato con formaggio grattugiato, prezzemolo, sale e pepe. Bagnate il fungo prima nella farina, poi nell’uovo da entrambe le parti e successivamente passatelo nel pangrattato facendo aderire bene la panatura su tutta la superficie.Dopo aver preparato le cotolette di funghi lasciatele riposare 10 minuti circa e nel frattempo in una padella dai bordi alti versate abbondante olio per friggere. Friggete le cotolette in olio caldo, alcuni minuti per lato fino a completa doratura. Una volta pronte, adagiate le cotolette su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Per chi volesse evitare la frittura, adagiare le cotolette su una teglia rivestita di carta forno, irrorate con un filo di olio extravergine di oliva e cuocete in forno preriscaldato a 200° per circa 15-20 minuti.
N.B. Le cotolette di funghi sono ottime sia calde che fredde dunque è possibile prepararle anche con largo anticipo. 

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